sabato 28 maggio 2011

LA MADONNA DI MEZZASTRADA - CONCERTO ACUSTICO - SPAZIO NOVADEA/LIBRERIA PROSPERI, ASCOLI PICENO


Titolo: La Madonna di MezzaStrada – concerto acustico
Musicista: La Madonna di MezzaStrada
Luogo: Libreria Prosperi-Spazio NovaDea
Largo Crivelli, 8 – 63100 Ascoli Piceno
Coordinamento e comunicazione: Spazio NovaDea
Inaugurazione: 3 giugno ore 18.00
Info: 0736.259888 – 329.1979667, libreriaprosperi@hotmail.it

Venerdi 3 giugno 2011 alle ore 18.00, presso lo Spazio NovaDea della Libreria Prosperi di Ascoli Piceno, si svolgerà il primo concerto acustico de La Madonna di MezzaStrada, band perugina ma di origini marchigiane, la quale per l'occasione presenterà anche i due EP auto-prodotti, in attesa del primo disco ufficiale prodotto dalla Skylab Production di Terni.

La Madonna di MezzaStrada rivendica il diritto di contenuto, umiliato e sottovalutato in ambito musicale, al fine di una rinascita del pensiero indipendente e di una musica che possa essere qualcosa di più di intrattenimento e divertimento. Tra canzoni aggressive e graffianti, rimandi alla letteratura e ispirazioni quotidiane, alla ricerca di un nuovo cantautorato, si esplica tutta l'energia de La Madonna di MezzaStrada, con la speranza di raggiungere le orecchie di chi voglia ascoltare.

La Madonna di MezzaStrada nasce nel 2008 a Perugia, come duo acustico, dall'incontro del chitarrista e cantante Fabio Ripanucci e del chitarrista Luigi Del Bello. Nel 2009 il progetto si allarga, definendo l'attuale formazione, al bassista Fabrizio De Angelis e al batterista Simone Sensoni, virando verso un rock elettrico e cantautorale. La Madonna di MezzaStrada, in questi anni, si è esibita nelle Marche presso il Taloon, il Velvet Underground, il Pao e nelle finali dell'Alternative Version in Piazza del Popolo ad Ascoli Piceno; in Umbria ha suonato al Norman club di Perugia e come gruppo spalla dei Marta sui Tubi all'Urban club di Perugia.
http://www.myspace.com/lamadonnadimezzastrada
http://www.facebook.com/group.php?gid=304191030574
http://www.facebook.com/pages/La-Madonna-di-MezzaStrada/128146060577319?v=app_2405167945

lunedì 23 maggio 2011

IL SOGNO DI UNA RIVOLTA SENZA CANONE - RAIMONDO IEMMA SU "LA RIMOZIONE" DI DAVIDE NOTA


Il sogno di una rivolta senza canone
di Raimondo Iemma


Questo nuovo libro di Davide Nota si iscrive – pur nella sua totale autonomia – in un progetto di scrittura che dura ormai, nonostante la giovane età dell’autore, da diversi anni. Anni nei quali un’opera – con tutti i necessari cambi di passo, aggiornamenti e inclusioni – sta prendendo forma, rivelandosi nel suo valore. La rimozione, nuova testimonianza di questo percorso, segna un’ulteriore crescita.
Sin dalla prima sezione, “La muta”, emerge quello che è al tempo stesso il tema cardine di questa raccolta e la prova che essa si propone di affrontare (e che il lettore ritroverà, in altra forma, anche nei brani successivi): la necessità vitale di un’immersione sentimentale nel mondo; di squarciare, quindi, quel filtro sulla realtà che è lo sguardo umano. Non è dunque un caso se questi primi testi animano un teatro naturale, boschivo, quasi inospitale:

Non molti hanno dei nomi più quei luoghi.
L’odore dei ricordi è una parola.
S’aggruma nella selva ambigua cosa
di muschio e terra madre, neve e cenere.

Ma è appunto nell’ambiguità del rimosso – vorremmo dire nella sua schizofrenia – che si muove il discorso. Nel rifiuto di ogni rappresentazione della realtà – dei luoghi, dei corpi, delle azioni – che non sia dettata dall’esperienza; e nello scontrarsi di questa volontà con la condizione di soggettività (e dell’esser soggetti a un “non potere”) che è propria dell’uomo. L’origine stessa è ferita, fuori da ogni storia, ed è questa ferita ormai invisibile – come il germoglio sepolto dalla neve che compare in una delle poesie – a venire ricercata.
Anche quando Davide Nota affronta una riflessione più propriamente politica, come avviene non solamente ne “Il fiore del fascismo universale”, ma anche nel ciclo successivo, “Viola” – nel quale la “rete” non è soltanto intesa come trappola della virtualità, ma ancora come elemento di alienazione e paralisi – lo spirito è quello della ribellione. Tuttavia, come il lettore potrà notare, al di fuori e addirittura opposto al rituale automatico e impersonale del vocabolario della rivolta. A testimoniarlo, basti ad esempio un passaggio come il seguente

E quella notte apparvero infuocate croci.
Un cimitero di bottiglie incomprensibile ai più.
Paesaggio verde e nero
di infrarossi e fanale.
In fila pisciavamo contro il mare.
“Starò con i miei amici
fino alla fine del mondo.”.

che istintivamente ci riporta ad altre prove dell’autore, caratterizzate dalla stessa forza disgraziata, da quel bisogno di “(…) ridere commuoversi gridare / antisociali e belli parlare / a voce alta, parlare sempre…” (dal precedente lavoro di Nota, Il non potere). Appare chiaro come questo esercizio di vitalità non possa che comportare l’abiura di qualsiasi giudizio morale. Al contrario: alla denuncia dall’esterno si sostituisce la dolorosa ma necessaria presa in carico (che non è solo del poeta, ma anche dell’uomo, del ragazzo) delle ossessioni del presente, delle manipolazioni che il potere opera sulle coscienze, finanche sui corpi. Da cui il discorso – ineludibile – sulla sessualità, presente in maniera esplicita nel capitolo “La gravità”, ma che più generalmente pervade l’intera raccolta.
È “un corpo ricusato dalla storia satura” a cercare l’apertura (e a cercarla, irregolarmente, là dove la trova). Il concetto stesso di “chiusura”, che viene riportato nelle due sezioni finali del libro, non può non legarsi a quello di “origine”.
Non può, in altre parole, non fondarsi su un’operazione di recupero:

Occorre ritrovarsi. Su questo bagnasciuga
reticolato. Dentro queste macchie
di acquerelli e pixel. Nel cielo
sfibrato. Occorre comunque ritrovarsi.

Ma questa nuova sete non sarà una semplice ricerca di libertà a partire da una generica condizione di sottomissione (non è questo il caso; e neppure si tratta della ricerca di una montaliana “maglia rotta nella rete”); piuttosto l’abbandono di ogni artificio, che finalmente permetta un contatto con la realtà non più filtrato dal modo.
Il lettore avrà certamente l’occasione non solo di individuare nuovi spunti interpretativi, ma anche di permettere, se dovrà essere il caso, che questo libro lasci una traccia nella propria vita. Considerando, se lo vorrà, ulteriori aspetti.
Per La rimozione e, più in generale, per il lavoro di scrittura di Davide Nota, risulta difficile applicare una definizione di genere che ne identifichi il percorso entro un canale prestabilito (e, d’altra parte, non ci sarebbe ragione di farlo). La sua rivolta del ridicolo non è semplice provocazione, bensì superamento dei concetti di “buono” e “cattivo” gusto. Per usare un riferimento tangibile, Nota è fratello tanto del Rimbaud di “Sensazione” quanto di quello di “Venere Anadiomene”.
Potremmo allora considerare che questo progetto poetico ricada in ciò che Deleuze e Guattari chiamano “letteratura minore”: intesa, naturalmente, non nella scala di valore artistico, ma nell’intento di “(…) fare della propria lingua un uso minore. Essere nella propria lingua come uno straniero”, evitando dunque di “assolvere una funzione maggiore del linguaggio, offrire i propri servizi come lingua di Stato, lingua ufficiale”. È questo il luogo della sua rivolta. Con il sogno, che questo libro ci consegna, di superare ogni posa, sfuggendo anche alla macchina della parola.


Da Davide Nota, La rimozione (Sigismundus Editrice, 2011)

MAICOL&MIRCO SHOW / TRAMA - MAICOL&MIRCO / RATIGHER - SPAZIO NOVADEA/LIBRERIA PROSPERI, ASCOLI PICENO


Titolo: MAICOL&MIRCO SHOW / TRAMA
Autore: maicol&mirco / Ratigher
Luogo: Libreria Prosperi-Spazio NovaDea
Largo Crivelli, 8 – 63100 Ascoli Piceno

Coordinamento e comunicazione: Spazio NovaDea
Inaugurazione: 27 maggio ore 18.00
Info: 0736.259888 – 329.1979667, libreriaprosperi@hotmail.it

Doppio evento venerdi 27 maggio 2011 alle ore 18.00, presso lo Spazio NovaDea della Libreria Prosperi di Ascoli Piceno; i fumettisti maicol&mirco e Ratigher presenteranno i loro importanti esordi in volume per la GRRRzetic editrice, la raccolta MAICOL&MIRCO SHOW e la graphic novel TRAMA.

MAICOL&MIRCO SHOW di maicol&mirco
I loro personaggi sono tutti morti, ma maicol&mirco sono più vivi che mai.
Una elegante raccolta di storie con tutto quello che avete visto; tutto quello che non avete trovato; tutto quello che non è stato mai disegnato, tutto quello che hanno avuto paura di raccontarvi.
I due rapinatori del fumetto italiano, dopo avere depredato XL di Repubblica, Coconino Press, Stripburgher e un centinaio di riviste underground, fanno il grande passo nella storia del crimine illustrato.
Un libro non per piangersi addosso, ma per piangerVi addosso.
Ah! E’ anche un fotoromanzo!

TRAMA di Ratigher
C’è una festa esclusiva di giovani ricchi in collina.
Lavinia e Giulio, cugini, rampolli dell’alta borghesia, oziano in attesa di recarvisi ma, dalle rocce, spunta un essere deforme, coperto di fango e armato di forcone, con la ferma intenzione di imbucarsi alla festa. Quando la raggiungeranno niente sarà più come prima.
Così inizia TRAMA, primo romanzo a fumetti di Ratigher.
Un’avventura nera. Un thriller avvincente, fatto di stravolgimenti repentini e dilatazioni soffocanti, in un bianco e nero che in realtà è rosa e rosso come la carne e il sangue.
Ratigher, terzo super amico (dopo Tuono Pettinato e maicol&mirco) ad esordire in volume, punta al fiato sospeso, continuamente in bilico tra padella e brace. Dialoghi secchi e assurdi, botta e risposta brillanti di follia. La comunicazione come battaglia navale.
Una graphic novel memore dell’avventuroso e surreale raccontare di Daniel Clowes e dei fratelli Hernandez, un tributo implicito alla scuola americana e un’esplicita citazione nella veste grafica di una delle più belle collane di narrativa italiana, gli Omnibus Mondadori.
Questo libro conduce dove portano le malizie e poi vi abbandona lì, nudi e al buio, a constatare con braccio dolente il peso di una testa mozzata.

Durante la serata sarà possibile visitare l'esposizione personale dell'artista Giovanni Gaggia, I need you, inaugurata sabato 2 aprile 2011 e in mostra fino al 3 giugno 2011, ospitata nei medesimi locali dello Spazio NovaDea.

Maicol & Mirco. Hanno iniziato pubblicando su un miliardo di fanzine e auto produzioni ( Petrolio, Kerosene, Schizzo, Odrillo, Ganesh, Kerosene Revoluzione, Centrifuga, Succo Acido, Motorino, Par Condicio, Motel, Nixon, LaScimmia, Veins Magazine, Action 30, Lamette, Nervi, Antropoide, Stripburgher, Madburgher, Warburgher, Inguine Mah!Gazine). Loro ataviche autoproduzioni: Grasso, Polistirolo, Gli Scarabocchi di Maicol & Mirco (Fummo Produzioni). Dal 2005 collaborano inesorabilmente con il mensile XL di Repubblica entrando nel gruppo International Urban Kulture con la strip Orso Bimbo. Hanno pubblicato per la Marvel Italia (Fandango), per Derive e Approdi (Movimenti d’Europa), per Slow Food Editore (Slow Food), per Becco Giallo (Resistenze, Tolleranza Zero), per Rolling Stone Magazine e per Coniglio Editore (Blue, Fortezza Europa). Proprio per quest’ultimo assieme ai loro Super Amici hanno dato vita a XZ-Comics, un numero speciale di X-Comics. Hanno all'attivo tre libri: Il suicidio spiegato a mio figlio (Zooo-DonnaBavosa-Modoinfoshop-SuperAmici), Hanchi Pinchi e Panchi (Coconino Press) e Maicol&Mirco Show (GRRRzetic). Co-fondatori della rivista Hobby Comics (GrrrZetic Editore), organo cartaceo dei già citati Super Amici e di PIC NIC il primo free press al mondo di fumetti. Hanno vinto il premio Nuove Strade a Napoli Comicon 2005 e l'XL PRIZE a Napoli Comicon 2010.
Alcune curiosità:
Maicol ha un anno meno di Mirco ed è del segno della vergine.
Mirco ama lo sport ed il computer.
Maicol ama gli animali tanto che ha un cane di nome Whisky.
Mirco va pazzo per i dolci, in particolare i gelati.
Maicol ha tre piercing e otto tatoo.
Mirco è un tipo mattiniero a differenza di Maicol che ama rintanarsi per ore e ore sotto le coperte.
La somma dell’età dei nostri due amici è di sessantuno anni.
Maicol è grande e scuro mentre Mirco è piccolo e biondino.
Entrambi sono terrorizzati dall’idea che un giorno dovranno morire.
http://maicolemirco.blogspot.com/

Ratigher (Francesco D’Erminio) nasce a Popoli (PE), nel 1978. Cresce tra Bologna e Pavia. Nel 98 inizia a disegnare e autopubblicare i suoi fumetti. Storie ed illustrazioni appaiono su KR, Il mirabolante almanacco dei f.lli Mattioli, Carmilla, Petrolio, Fandango, Carta. Nel 2001, a Bologna, con Tuono Pettinato e J.D.Raudo, fonda la Donna Bavosa, etichetta con la quale vengono dati alle stampe albi a fumetti e dischi punk. Donna Bavosa, attiva ancor oggi, si vanta di aver pubblicato autori del calibro di Paolo Parisi, Alessandro Baronciani, Blu, Ericailcane…ecc ecc. Intanto Ratigher pubblica nuove storie per Lamette, Nervi, Monipodio, Vice Magazine (sul quale stampa la serie Bimbo Fango), Inguine, Futuro anteriore 2008, ed in coppia con Baronciani realizza un volume della serie 25 disegni. Ha fatto parte del gruppo IUK, pubblicando saltuariamente la serie vita a 3000 sulle pagine del mensile XL. Fonda anche i Super Amici, dando vita alla rivista Hobby Comics, edita da Grrrzetic e realizzando lo speciale porno XZ-Comics per Coniglio editore. Insegna stampa editoriale presso lo IED di Roma.
http://ratigher.blogspot.com

giovedì 12 maggio 2011

CORRISPONDENZE AI MARGINI DELL'OCCIDENTE


Titolo: Corrispondenze ai margini dell'Occidente
Editore: Effigie (www.effigie.com)
Collana: Stelle Filanti
Nota al testo: Roberto Roversi
Foto copertina: "Siberia" di Federico Tamburini

in tutte le librerie



"Un Dante e un Virgilio del nostro tempo. Non dentro all'inferno dei morti ma nell'assordante inferno della vita"... Roberto Roversi

Corrispondenze ai margini dell'Occidente è composto oralmente a due voci, in una continua e profonda tensione all'ascolto, che si protrae passo dopo passo in un viaggio nell'inferno della materia, e si apre ad uno sguardo severo verso l'in-civiltà contemporanea. Ed ogni cosa si snoda, prima contratta, poi enunciata o evocata nel continuo salire dei tre canti. Così dall'Infernaccio del mondo, gravido di terrore e potere, la porta del secondo canto, il Purgatoriale, si apre all'anima e alla sua intuizione cabalista. Sapere leggere i segni e le coincidenze. L'ascesa del Paradossale non è né espiazione, né sublimazione; ogni paradoso è l'immagine reale di altro. In tutto questo, la Natura regge come un grande tempio, le colonne di questa architettura visiva.
(dalla bandella)

giovedì 5 maggio 2011

CRISTALLI - GINA DEZI - SPAZIO NOVADEA/LIBRERIA PROSPERI, ASCOLI PICENO


Titolo: Cristalli Autore: Gina Dezi
Relatore: Sara Brunetti
Voce narrante: Carla Capriotti
Luogo: Libreria Prosperi-Spazio NovaDea
Largo Crivelli, 8 – 63100 Ascoli Piceno
Coordinamento e comunicazione: Spazio NovaDea
Inaugurazione: 7 maggio ore 18.00
Info: 0736.259888 – 329.1979667
libreriaprosperi@hotmail.it

Sabato 7 maggio 2011 alle ore 18.00, presso lo Spazio NovaDea della Libreria Prosperi di Ascoli Piceno, si svolgerà l'incontro con la poetessa Gina Dezi, la quale presenterà la raccolta di liriche Cristalli (Altromondo editore). Relatore della serata sarà Sara Brunetti, la voce narrante sarà di Carla Capriotti.

In Cristalli sono raccolte liriche sul periodo più complicato e meravilgioso della vita umana: l'adolescenza. Una guida, un monito per i ragazzi d'oggi, per affrontare al meglio le loro esperienze e il percorso verso l'età adulta, ricordando ad ognuno di loro che prima di essere genitore ogni persona è stata a sua volta un ragazzo alle prime armi, con le loro stesse paure ed insicurezze ma con la voglia di scoprire sè stessi.

Durante la serata sarà possibile visitare l'esposizione personale dell'artista Giovanni Gaggia, I need you, inaugurata sabato 2 aprile 2011 e in mostra fino al 3 giugno 2011, ospitata nei medesimi locali dello Spazio NovaDea.
Gina Dezi nasce nel 1961 ad Ascoli Piceno. Sin da piccola è stata attratta da ogni genere di lettura, soprattutto dalla poesia. In questa silloge ha trascritto in versi tutte le sensazioni e le problematiche tipiche dell'età adolescenziale con il duplice intento di avvicinare i giovani a questo genere letterario e far comprendere loro che un genitore, prima di essere tale è stato a sua volta figlio.