lunedì 20 luglio 2009

CRITICO E TESTIMONE - di Daniele Maria Pegorari

Scrivevo, in Critica della separazione ("La Gru" n.5, giugno 2008): Si potrebbe, tanto per restare nel panorama della critica letteraria, riequilibrare l’approccio neo-formalista proprio degli ultimi decenni di critica letteraria italiana con una rinnovata attenzione ai nuclei tematici e filosofici dell’opera. Insegnare agli esordienti, che per mezzo di tale critica dovrebbero farsi le ossa, che poesia è spirito incarnato nella musica e non solo “struttura”. Che ogni tecnica poetica è un’azione tentata sul corpo del mondo. Che enjambement è superamento del dualismo, e non solo “forma”. Insomma: sarà mai possibile parlare di un libro di poesia italiana contemporanea come in altri tempi si è parlato di un libro di Blok o di Genet, e cioè capendone le azioni filosofiche a cui rimandano determinate scelte stilistiche? In nessuna autorevole rivista di cinema o di teatro troveremo mai una recensione ridotta a lista neutra di scelte tecniche di fronte alle quali il recensore si trova: o a subridere, se tali scelte non soddisfano le proprie aspettative canoniche; o, se altrimenti soddisfatte, a plaudire calorosamente. Perché mai allora il mondo della poesia dovrebbe accettare tale riduzione e tale marginalizzazione all’interno del dibattito culturale? Siamo proprio soddisfatti di questo macchiettistico auto-esilio? Ecco, io credo che sia giunta l’ora di “tornare in patria”, checchè ne dicano i vecchi savi del Canone tardo-novecentesco, a partire dalla messa in discussione di “problemi transdisciplinari” da condividere con altri ambiti delle “culture contemporanee”.

Questa mattina i miei interrogativi hanno avuto, finalmente, una risposta.

La risposta si chiama: Critico e testimone. Storia militante della poesia italiana 1948-2008, di Daniele Maria Pegorari (Moretti e Vitali 2009, pp. 584, euro 25).

Consiglio a tutti i redattori e a tutti i lettori de "La Gru" l'acquisto e la lettura di questo straordinario Libro di storia, estetica e filologia della poesia italiana contemporanea.
Finalmente, dopo trent'anni di faziosità scolastiche, cattoliche e post-avanguardistiche, e di separazioni letterarie, un'Opera completa di studio e di analisi delle forme, dei contenuti e delle operazioni filosofiche di sessant'anni di poesia italiana contemporanea.

Davide Nota


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Critico e testimone. Storia militante della poesia italiana 1948-2008
di Daniele Maria Pegorari
(Moretti e Vitali 2009, pp. 584, euro 25).

Sommario
Aprile 1948: l'incipit, di Rocco Scotellaro e Vittorio Sereni

Introduzione: prospettive della lirica contemporanea


I. LE PREMESSE

La regressione delle forme letterarie
: la bucolica di D'Annunzio e Pascoli
1. Costituzione di un architesto

2. Pascoli, "ultimo figlio di Vergilio"
3. Venere nel dominio di Cesare

La regressione psichica di Dino Campana

La regressione linguistica del Cabaret Voltaire


II. LA METAFISICA

Melanconia e musicalità di Giorgio Caproni

Mario Luzi e l'ermetismo fiorentino

Vittorio Sereni e la linea lombarda

Il post-modernismo: Conte, Lenisa, Verbaro, Viviani, Ermini

La linea di fuga di Matteo Bonsante

La poesia ragionativa: Insana, Ruffilli, De Angelis, Ladolfi, Rondoni

Leonardo Mancino, la scienza e l'utopia


III. LO SPERIMENTALISMO

L'empirismo di Pier Paolo Pasolini

1. Dal mito friulano ai viaggi nel Sud

2. La compiuta incompletezza dell'ultimo Pasolini

Metrica e allegoria nella poesia civile di Paolo Volponi

Edoardo Sanguineti e la neoavanguardia

L'ecosofia di Cesare Ruffato


IV. NEO-DIALETTALITA' E PLURILINGUISMO

Una bucolica metropolitana

1. Prospero e Calibano o del poeta bilingue

2. Innocenza e neo-dialettalità

3. Il fauno in Andalusia

La neo-dialettalità nella storiografia letteraria

La "tradizione" neovolgare: Pierro, Loi, Finiguerra, Scalvini

Plurilinguisti: Zanzotto, Serrao, Lucrezi, Moretti
Lino Angiuli e il postrurale


V. IL REALISMO

Vittorio Bodini e "L'esperienza poetica": l'opposizione all'ermetismo

1. Vittorio Bodini, dal neorealismo al surrealismo gitano e mediterraneo

2. "L'esperienza poetica" negli "anni degli equivoci"

3. Poesia e anagrafe

4. I conti col passato

Elsa Morante tra Storia e favola

Attilio Bertolucci e il culto della tradizione

Premessa per un testamento secolare: la storia, il quotidiano, il corpo

La poesia civile: Fortini, Ingrao, Risi, Raboni, Rosato, D'Elia

La poesia del quotidiano: Erba, Giudici, Crovi, Piersanti, D'Amaro, Olivieri

La poesia del corpo: Bellezza, Cucchi, Oldani, Bertoni, Magrelli


Aprile 2008: l'explicit, di Lino Angiuli e Gianni D'Elia

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