giovedì 28 maggio 2009

DJAHAZI di P. W. Tamburella















comunicato stampa

DJAHAZI di PAOLO W. TAMBURELLA


Padiglione dell'Unione delle Comore, Riva dei Giardini della
Biennale

Presso lo spazio acqueo davanti all`ingresso principale dei Giardini della Biennale
Bacino di S. Marco - Riva dei Giardini Pubblici - Venezia

Nell’ambito della 53ª Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di
Venezia
7 giugno – 22 novembre 2009


Per la prima volta l`Unione delle Comore partecipa alla 53ª Esposizione Internazionale d`Arte -
La Biennale di Venezia con il progetto Djahazi dell`artista italiano Paolo W. Tamburella.
Il Commissario è Wahidat Hassani.

orario: Apertura al pubblico dal 7 giugno
vernissage: 4 giugno 2009. ore 19

web:
http://www.djahazi.net/

email:
info@djahazi.net

La Djahazi è una barca tradizionale comoriana, per secoli il principale mezzo di trasporto di uomini e merci tra le Isole Comores e i paesi vicini come il Madagascar e la Tanzania, oltre che uno strumento prezioso per allacciare fondamentali relazioni commerciali e intrecciare sempre nuovi scambi culturali.

Nel 2006, a seguito della modernizzazione del porto affidato in gestione esclusiva a una società estera, l`utilizzo delle Djahazi è stato legalmente interdetto, interrompendo così l`attività dei trasportatori e delle loro barche e mettendo in serio pericolo un elemento portante dell'economia popolare e della memoria comoriana.

Nel 2008, Paolo W. Tamburella si è recato nelle Isole Comore per cercare di capire cosa fosse successo alle barche e ai trasportatori. Nel porto della capitale Moroni ha scoperto che le barche erano state abbandonate e stavano affondando.

Per circa un mese, l`artista e i dockers di Moroni hanno lavorato per rimettere in funzione una Djahazi con lo scopo di trasportarla a Venezia e di riconsegnarle, materialmente e simbolicamente, il compito di connettere le Isole Comore con il mondo.

Fin da subito, il progetto ha suscitato l'entusiasmo e l'interesse della popolazione locale che, capito di avere una possibilita` di comunicare un pezzo della propria storia identitaria e comunitaria di fronte al mondo, si è mobilitata attivamente, contribuendo al lavoro e alla riuscita del progetto e dando vita alle premesse per la prima partecipazione nazionale dell`Unione delle Comore alla Biennale di Venezia.

Prima di lasciare le Comore i dockers, protagonisti con Paolo W. Tamburella del recupero delle Djahazi, sono stati ricevuti dal Ministro della Cultura delle Isole Comore e intervistati dalla televisione nazionale : un ulteriore segno pubblico di “investitura” simbolica ai protagonisti.

«Con l’aiuto dei lavoratori di Moroni, Paolo W. Tamburella ha riparato e restaurato una delle ventotto imbarcazioni abbandonate nel porto, ma senza immettere nell’operazione alcuna ricercatezza antiquaria o spirito nostalgico. Al contrario, a Venezia questa imbarcazione – carica di container comunemente usati oggigiorno – diviene la metafora di una globalizzazione ambigua, che porta con sé speranza e rassegnazione [...] situazioni emergenti e situazioni di emergenza, in una sorta di favola premonitrice sulle nuove forme di ciò che consideriamo sacrificabile in un mondo di incertezze e transizione»

[Octavio Zaya, dal suo testo per il catalogo generale della Biennale. Octavio Zaya è Advisor del Museo de Arte Contemporáneo de Castilla y León, di Performa (New York) e co-direttore di Atlantica. Membro del NKA Journal of Contemporary African Art e corrispondente per gli USA di Flash Art, è stato uno dei curatori di Documenta 11, sotto la direzione di Okwui Enwezor]


L’esposizione è a cura di WAHIDAT HASSANI, direttrice nazionale del Ministero della Cultura,
della Gioventù e dello Sport dell`Unione delle Comore.

PAOLO W. TAMBURELLA
Paolo W. Tamburella (Roma, 1973) è un artista italiano che vive tra Roma e New York.
Attraverso l`utilizzo di diversi media tra cui il video, l`installazione e la “performance” Tamburella crea dei documenti e degli atti che indagano la globalizzazione e le dinamiche post-coloniali collegate alla modernizzazione. Tra le sue mostre: Wonder – Biennale di Singapore – 2008 ; Inscriptions – Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Guarene d’Alba – 2007 ; Post - Cards – Stazione di S. Maria Novella – Firenze – 2006 ; Annina Nosei Gallery – New York – 2003 e 2001. Tra le mostre future: What remains, toward an aesthetic of disappearance – MUSAC – León – Spagna – 2010 ;How to – 11th Istanbul Biennial – Kumbaraci Yokusu – Istanbul – Turchia - 2009; Unsteady Balance – Yautepec Gallery – Mexico City – 2009

Titolo: DJAHAZI di PAOLO W. TAMBURELLA


Presso: Padiglione dell'Unione delle Comore, Giardini della Biennale
A cura di: Wahidat Hassane, commissario del padiglione
Inaugurazione: giovedì 4 giugno 2009, ore 19
Date: 7 giugno – 22 novembre 2009
Ambito: 53ª Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia

Per informazioni

web:
http://www.djahazi.net/

email:
info@djahazi.net

1 commento:

  1. complimenti per l'idea, per averlo postato sul blog e per la goccia di sensibilità che viene di volta in volta distillata per far capire alle persone che globalizzare e modernizzare non sempre é segno positivo e sinonimo di civiltà
    grazie

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